L’appello al voto del nostro candidato Sindaco

Gentili Cittadine e Cittadini,
mi rivolgo a tutti Voi che in questa meravigliosa Città siete nati, e a coloro che sono i nuovi Cittadini.
Chi abita a Castenaso da diversi anni, ha attraversato la serie di periodi ed eventi che nei decenni ha trasformato un paese alla periferia di Bologna, in una Città.
Ma proprio l’esser divenuta Città comporta che tutti noi ci adoperiamo per mantenerne il lustro, il decoro, la sicurezza, la bellezza e la gioia di viverla, in particolare dedicando ai nostri giovani ogni spazio e il tempo per trasmettergli la curiosità e la sete di cultura attraverso i mille canali offerti a partire dalla scuola, dallo sport, dallo stare insieme costruendo soprattutto PACE.
Durante i 30 anni (circa) che ho abitato a Castenaso, ho assistito ai tanti cambiamenti e alle serie di eventi che hanno impresso delle impronte indelebili: l’inaugurazione del Ponte Blu a sancire l’amicizia con Rethymno; la realizzazione della piazza Zapelloni da semplice parcheggio a luogo di ritrovo; l’inaugurazione della bellissima Chiesa; la demolizione della splendita Villa Galli e l’imponente edificio sorto al suo posto; il bellissimo parco della Bassa Benfenati. Poi i tanti danni generati dall’alluvione dello scorso anno, per fortuna senza vittime ma con i tanti disagi e grandi difficoltà per le tantissime famiglie che si sono trovate ad affrontarle.
Ora sarebbe il momento di fermarsi un attimo e riflettere sul nostro tempo e sul futuro dei nostri figli; sarebbe ora di dedicare energie al miglioramento delle strade, alla sostituzione delle vecchie condutture idriche; alla pulizia delle caditoie, dei canali di scolo, al tombamento degli stessi laddove ritenuto possibile; allo studio – secondo me fondamentale – del corso del fiume, necessario per individuare i punti di debolezza intervenendo laddove maggiore è il rischio di esondazione; a tutte quelle attività manutentive e di decoro da poter dire: “che bello vivere a Castenaso”!
Si parla tanto di politica nazionale ritenendo che quella locale sia diversa, che le dinamiche in gioco siano diverse. Invece non è affatto così.
Ogni Città, Paese, Frazione è connessa alle altre in una sorta di DNA, e il cambiamento operato da una singola “cellula” viene trasmesso a tutte le altre. Se il cambiamento è in positivo, ogni altra cellula non potrà che trarre altrettanti benefici.
A proposito di Frazioni: possiamo operare tutti quanti insieme per realizzare un collegamento tra il centro di Castenaso e le Frazioni di Fiesso e Marano consentendo a tutti di potersi meglio organizzare per andare a scuola, per fare la spesa o, semplicemente, per fare “due passi” in centro.
A questo punto dovrebbe sorgere spontanea una domanda: come è possibile cambiare qualcosa se poi si continua – in tal caso – a votare per mantenere tutto invariato, comunque senza quella necessaria “ventata di novità”, di rinnovamento?
Vi lascio con alcuni punti, per me importanti e per nulla banali.
a) Se vi sono scambi di qualsivoglia genere, non si può parlare di “politica”;
b) Se la Politica non è svolta nell’interesse primario del Popolo, non è politica;
c) Se la Politica chiede qualcosa in cambio, non è politica;
d) Se la Politica non migliora veramente le condizioni e la qualità della vita del Popolo, non è politica;
e) Se la politica si rivolge alle pance, invece che al cuore e alla ragione, non è politica;
f) Se offende non è politica;
g) Se non mantiene le promesse non è politica;
h) Se non è al fianco dei più deboli, non è politica.
Tutti insieme possiamo cambiare in meglio, basta solo alzare lo sguardo e cercare di guardare il più lontano possibile.
Carmelo Spataro
(Candidato Sindaco M5S)